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Bios Theoretikos. La vita di Aristotele e l’organizzazione by Carlo Natali

By Carlo Natali

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E se nessuno dei due casi era quello giusto, allora non avrebbe dovuto insegnare retorica nemmeno con moltissimi [discepoli], per non sembrare ad alcuni un incapace che Io fa per invidia e per gli attacchi ostili di quello [ ... [ ... ] Taccio poi del fatto che tutti quelli che hanno imparato la retorica da lui non ebbero mai successo in nessuna delle arti, e mai si misero a insegnare a qualcuno» (Philod. voli. rhet. II p. 50 Sudhaus, coli. 48, 36-57, 45 = testimonianza 31 Dilring 1957 = Gigon 1987, fr.

Allo stesso modo ora, credo, indica a tutti gli uomini, insediando i Macedoni come padroni delle fortune dei Persiani, che permetterà loro di sfruttarli, fino al momento che non deciderà una sorte diversa per loro (fr. 81 Wehrli). 51 La previsione è strana in un politico che costruì le sue fortune sull'appoggio macedone e raggiunse il potere supremo in Atene solo come epimeletes, incaricato, di Cassandra (Diod. Sic. XVIII 74, 2 = fr. 13 Wehrli, cfr. § 3)93 • Polibio la cita a commento della conquista romana della Macedonia, e afferma che l'intenzione di Demetrio era «dimostrare agli uomini che la fortuna è variabile».

Ma dallo stesso artefice e coordinatore». I filologi del secolo XIX hanno supposto che il personaggio legato a Filippo di Macedonia, 37 cui Demostene fa cenno, fosse appunto Ermia di Atarneo. ) che, in relazione a quel passo, spiega ampiamente l'accenno di Demostene62 • Lo scopo del commentatore è darci un quadro delle controversie sulla figura di Ermi a: Dato che vi sono le più grandi discordie tra coloro che ci hanno dato informazioni su Ermia, per le aspettative di coloro che, anche oggi, in generale si occupano di queste cose, mi pare bene che io ne parli più a lungo; ora infatti alcuni ricordano il personaggio come uno dei migliori e altri al contrario tra i peggiori (coli.

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