By Oliver Sacks
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L. a. sacra Arca dellAlleanza e tutti gli interrogativi che solleva - che cosè, perché è stata costruita, dove si trova - è il tema della controversa tesi dellautore, un autorevole storico, che ne ricostruisce il mitico percorso - dal Sinai a Gerusalemme e oltre - e soprattutto esamina il materiale con il quale sarebbe stata costruita, un metallo dalle proprietà quasi magiche, los angeles cui polvere permetterebbe di proiettare los angeles materia nello spazio-tempo.
Interpreting Primo Levi: Interdisciplinary Perspectives
The legacy of antifascist partisan, Auschwitz survivor, and writer Primo Levi keeps to force interesting interdisciplinary scholarship. The contributions to this intellectually wealthy, tightly equipped quantity - from some of the world's greatest Levi students - express a impressive breadth throughout fields as diverse as ethics, reminiscence, and media reports.
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Sample text
Aveva detto quello che doveva dire con gran delicatezza, e la nostra amicizia continuò, adesso resa più semplice dal fatto che avevo abbandonato certi desideri penosi e senza speranza. Credevo che avremmo potuto essere amici per tutta la vita, e forse lo pensava anche lui. Ma un giorno venne nella mia camera con un’aria sconvolta. Aveva notato un gonfiore all’inguine; al principio non ci aveva fatto troppo caso, pensando che se ne sarebbe andato, ma invece si era ingrossato e stava diventando fastidioso.
Io spiccavo come unica persona single, senza alcuna intenzione di farmi una vita in Israele (come molti dei miei cugini programmavano invece di fare). Non ero bravo a chiacchierare del più e del meno e nei miei primi due mesi, nonostante l’immersione intensiva nell’ulpan, imparai pochissimo ebraico; all’improvviso, però, alla decima settimana cominciai a capirlo e a pronunciare delle frasi. La vita di duro lavoro fisico e la presenza intorno a me di persone amichevoli e premurose servirono da analgesico per i mesi di solitaria tortura trascorsi al laboratorio di Sinclair, quando ero stato completamente chiuso in me stesso.
Mi rialzai e caddi immediatamente un’altra volta. Solo a quel punto cominciò a sfiorarmi l’idea di essere ubriaco – molto, molto ubriaco –, benché, a quanto pare, l’alcol fosse andato direttamente al cervelletto, lasciando stare il resto. Un uomo dell’equipaggio, salito sul ponte per controllare che tutti i passeggeri fossero scesi dalla nave, mi trovò impegnato nel tentativo di camminare usando le bacchette da sci come appoggio. Chiamò qualcuno che lo aiutasse, e i due, uno per lato, mi scortarono a terra.